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L’approccio “Reggio Emilia”

Nest Zerosei si ispira nel proprio approccio benessere alla metodologia reggiana meglio nota come “Approccio Reggio Emilia”

Lo scorso anno sono stati celebrati i 50 anni dalla nascita dei primi nidi reggiani la cui storia è strettamente legata ed intrecciata alla carriera ed al pensiero di Loris Malaguzzi, giornalista e pedagogista, autore di numerosi scritti e saggi.

Malaguzzi ha teorizzato un pensiero che se allora sembrava rivoluzionario è tutt’oggi purtroppo ancora troppo poco diffuso nel tessuto scolastico del nostro paese nonostante il “Reggio Approach” – che da lui si è sviluppato – sia universalmente studiato e riconosciuto come approccio avanguardistico, completo ed efficace.

Malaguzzi ha puntato l’attenzione sull’importanza della centralità del bambino – creatore e portatore di conoscenze – e dell’ambiente educativo, fatto di spazio fisico e di una “rete di relazioni” dove il dialogo e la collaborazione tra scuola e famiglia sono imprescindibili. Un ambiente educativo  determinante rispetto alle acquisizioni di carattere affettivo, cognitivo e linguistico.

 “L’ambiente viene a far parte dell’individuo stesso… Ogni richiesta che facciamo ai bambini, ogni richiesta che i bambini fanno agli adulti si esplica nei modi consentiti, liberati od occlusi dall’ambiente, dal luogo, dalla spazialità.” (L.Malaguzzi)

I bambini imparano ed assorbono la realtà che li circonda, interagendo in maniera spontanea e naturale e svolgendo operazioni mentali di ricerca, verifica, conferma o dubbio.

I bambini “apprendono continuamente”, il loro giocare altro non è che sperimentazione dove lo spazio e l’educatore sono elementi cruciali.

Lo spazio e l’adulto suggeriscono e stimolano il processo di ricerca offrendo spunti e domande. L’educatore osserva il bambino e nell’interazione con esso costruisce un percorso personale ed individualizzato fatto di continue scoperte.

È così che nasce una relazione tra apprendimento ed insegnamento che è reciproca e di scambio perché

Imparare ed insegnare non dovrebbero stare su rive opposte a guardare il fiume scorrere, ma imbarcarsi insieme per navigarlo fino al mare

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